Ciao Alessandra, e scusaci…
Sabato 22 giugno. Mi trovo a Verona per un weekend e sto cercando posteggio per l’auto per raggiungere il luogo dell’aperitivo. Ho il telefono in tasca e sento arrivare un numero imprecisato di notifiche. Che succede?
Finalmente sono fortunato e riesco a trovare posto, scendo dall’auto e guardo il cellulare. Tanti i messaggi in cui più persone mi chiedono: “Ma è vero che Alessandra Valeri Manera non c’è più?”
Un fulmine a ciel sereno: faccio un paio di telefonate ad amici e collaboratori della radio e chiedo dettagli: “guarda c’è il necrologio sul Corriere della Sera”, “a noi lo hanno comunicato da poco”. Sono umanamente colpito mi faccio girare lo screen perché non ho modo di mettermi a cercarlo in quel momento e soprattutto penso che sia un notizia avvenuta da poco. Mi arrivano lo screen che inizio a mia volta a girare: che sta succedendo?
Nel frattempo, i messaggi aumentano e mi scrivono amici da redazioni di giornali, mondo del doppiaggio, addetti ai lavori vari e tutti confermano la notizia. In questo concitamento qualcuno inizia a dirmi “è vero ma ci è stato chiesto di non dirlo”. Sono confuso. Perché?
Arrivo al bar, mi siedo e riesco ad aprire il necrologio e leggerlo: è scritto chiaramente dalla famiglia ed è stato pubblicato il giorno stesso della scomparsa, avvenuta ben 2 giorni prima. Considerato che la notizia mi pare particolarmente toccante, credo sia opportuno informare il pubblico e così come di consuetudine preparo al volo un messaggio di cordoglio, che pubblico poco dopo su Facebook.
Premessa: chi ci segue lo sa, ogni volta che ci sono notizie di questo tipo, noi pubblichiamo sempre messaggi e grafiche senza loghi, senza riferimenti al nostro sito, ai nostri podcast o quant’altro. Ci preme informare gli appassionati ed i fans, non avere un tornaconto diretto per la radio (sempre che ne possiamo avere uno, essendo no-profit da sempre).
Neanche pochi minuti e squilla il telefono. Un paio di telefonate, prima, diciamo… concitate, e, poi, garbate e professionali mi spiegano meglio la situazione: Alessandra aveva chiesto che la notizia venisse divulgata solo dopo lunedì intorno all’ora di pranzo. Anche loro non capiscono come sia potuto uscire quell’annuncio sul Corriere della Sera, ma è meglio rimuovere.
Capisco lo sbaglio e rimuovo subito la notizia, ma considerato cosa si era mosso e chi mi aveva già scritto era chiaro che, a prescindere dalla nostra pubblicazione, di lì a poco, sarebbe uscita ovunque. E così è stato.
Porgo quindi le mie scuse ai familiari di Alessandra, purtroppo però siamo stati tutti traditi da quel necrologio sul “Corriere” che Google non mancava di mettere come primo risultato non appena effettuavi la triste ricerca e che sembrava “sdoganare” ogni embargo della notizia (chi più di un familiare?).
Ci tenevo a chiarire quanto accaduto perché non ci fossero ulteriori ricostruzioni dei fatti. Da quel momento in poi quello che abbiamo potuto fare è rispettare il lutto con un completo silenzio dei nostri Social evitando di postare foto ricordo, podcast, o quant’altro.
Credo che Alessandra non abbia mai realizzato fino infondo l’importanza che il suo lavoro ha dato non solo alla “TV dei ragazzi” degli anni 80 fino ai primi anni 2000, ma in generale al costume e alla cultura del nostro paese. Poche donne hanno fatto come lei la storia della televisione Italiana e, non a caso, Fatma Ruffini, altro nome di primo ordine per la storia, nel suo libro “La signora di Mediaset: La mia vita con Berlusconi e i divi della tv” diceva questo di lei:
Ai comitati del venerdì (al cospetto di Silvio Berlusconi ndr), inizialmente erano tutti uomini, tranne me. Poi è arrivata anche Alessandra Valeri Manera, una donna in gamba, che si occupava – come detto – della tv dei ragazzi. Con lei abbiamo fatto “squadra” per tanti anni. Sapeva fare il suo mestiere ed era una cara persona. Aveva dei ritmi e uno stile di vita molto tranquilli e sereni. Ricordo che quando andavamo in giro per le fiere e i mercati delle tv, non cenavamo mai insieme. Lei andava via alle 7: “Vado a letto presto”, diceva.
E prima che i social fagocitino per sempre i messaggio di Cordoglio degli artisti che hanno lavorato con lei ecco qua le più dichiarazioni arrivate sino ad oggi (in aggiornamento):
Blanchard Manuela
Carrassi Nicola
Carucci Carmelo
D’Avena Cristina
De Palma Ivo
De Peppe Manuel
Draghi Enzo
Fasano Franco
Garbolino Davide
Gargiulo Fabio
Gruppo80
Italia1 (Mediaset)
Pacotto Emanuela
Passeri Giorgia
Ubaldi Pietro
Vanni Giorgio & Longhi Max